Nemmeno il tempo di affacciarsi dalla loggia di San Pietro e già papa Leone XIV parla spagnolo con accento di Seattle. In certi video, lo fa pure in inglese. Peccato che non sia sempre lui. O meglio: sembra lui. Ma è un “lui” digitale, cortese ma posticcio, generato da un’intelligenza artificiale che non sbaglia una virgola nell’imitazione. E che non respira.
Sì, perché la voce del finto Pontefice – calma, rotonda, senza esitazioni né respiri – ha invaso TikTok e YouTube con sermoni creati ad arte. Il contenuto? Inventato. Il risultato? Milioni di visualizzazioni. Il fenomeno? Si chiama deepfake ed è tutto tranne che divertente.
Lo spiega bene Oren Etzioni, emerito all’Università di Washington e fondatore di TrueMedia.org, che combatte questo nuovo modo di manipolare la realtà: “C’è naturale curiosità per un nuovo Papa e finché la gente non conosce il suo stile, è il momento perfetto per seminare guai”. Tradotto: se vuoi confondere, agisci prima che la gente impari a distinguere la realtà dalla sua parodia.
AFP Fact Check – quelli che fanno le pulci alle bufale con la pazienza di un notaio svizzero – ha segnalato 26 canali YouTube dedicati al Papa. Sedici sono stati già chiusi: violazione delle regole contro spam, truffe e furbizie digitali. Gli altri? A rischio scomunica algoritmica.
Anche TikTok, patria delle coreografie improbabili e delle rivelazioni esistenziali da 30 secondi, ha detto “basta”. Undici account bannati. In totale: 1,3 milioni di follower orfani. Le accuse? Impersonificazione, disinformazione dannosa e uso truffaldino dell’immagine altrui. Ma intanto i video girano, si salvano, si inoltrano. E restano.
Tra questi, uno in particolare: Leone XIV che rimprovera il vicepresidente americano Vance. Il Papa, noto per la moderazione, che attacca frontalmente un politico statunitense. Ma chi ha orecchie per intendere, capisce: la voce è troppo perfetta, il ritmo troppo costante, il tutto troppo... irreale. Ma un nonno, un neofita, un curioso distratto? Ci casca. Ed è lì che il deepfake fa danni: non quando è perfetto, ma quando è credibile.
E così, nell’era in cui tutto si replica, si filtra, si duplica e si finge, anche il Papa ha un gemello digitale. Con un solo difetto: dice quello che gli altri vogliono fargli dire.
La ricerca dell’allenatore della nazionale
Un'alleanza globale per difendere i bambini dai rischi del digitale
Dall'Intelligenza artificiale emergono opportunità ma anche tanti pericoli, sopratutto per i più vulnerabili come i minori. Questo il tema al centro di un convegno che si è tenuto oggi all'Ambasciata italiana presso la Santa Sede. “Servono leggi sempre più attente al rispetto dei diritti delle persone più vulnerabili”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Telefono Azzurro, Ernesto Caffo
Le truffe Deepfake per cui non siamo pronti
Voglio questo modello.
Appunti
+ I surgelati compiono 100 anni. Mia nonna, surgelata, è arrivata fino a 122. Prima che l'INPS ci scoprisse.
+ Referendum. Per gli italiani, pure Renzi ha fatto anche cose buone.
+ Comunque Trump e Musk sono durati più di Renzi e Calenda
+ Spalletti: “Andiamo in campo ma non ritiriamo il pallone!”
Questo vuol dire cavarsela.
E adesso si prega!