L'unica sicurezza con l'IA e che non siamo sicuri
Queste tecnologie avanzano ma restiamo indietro con gli strumenti che dovrebbero aiutarci a controllarle.
L’uomo contemporaneo ha un talento speciale: confondere l’incanto con l’incauto. L’intelligenza artificiale, accolta con l’entusiasmo di chi scopre il telecomando dopo una vita passata ad alzarsi dal divano, è diventata la nuova Sibilla Cumana che, invece di grotte profumate d’incenso, parla dagli schermi degli smartphone e consiglia la playlist giusta mentre scrive email che sembrano uscite da un seminario di Harvard.
Un déjà vu? Sì. All’alba del millennio, ci siamo tuffati in Internet come bambini in piscina: tutti felici, nessuno sapeva nuotare. Risultato: qualche bracciata brillante e tanti schizzi confusi. E adesso rieccoci, in apnea digitale.
Il problema qui però non è l’entusiasmo, è la miopia. Perché mentre parliamo di AI generativa e ci perdiamo in selfie stilizzati a Van Gogh, ignoriamo la vera rivoluzione: quella silenziosa che ridisegna tutto.
1- Dal 2023 al 2024, le aziende che usano l’AI in almeno una funzione sono passate dal 55% al 78%. Bene. Ma solo il 32% di loro ha pensato di investire in sicurezza digitale. È un po’ come mettere la porta blindata e lasciare la finestra aperta “per far prendere aria”.
2- Il quantum computing: Gli investimenti globali nel 2025 crescono del 18,3%. Il 55% dei dirigenti e il 44% dei venture capitalist lo mettono nella top 3 delle tecnologie che cambieranno il mondo. Ma la quantum security? Riceve le briciole. È come prepararsi a una corsa con la Ferrari dimenticando i freni.
3- Lo smart dust. La polvere intelligente. Sensori minuscoli come granelli di sabbia, capaci di raccogliere dati, comunicare tra loro, adattarsi all’ambiente. Un sogno per la medicina, un incubo per la privacy. Perché la domanda è: come difendi qualcosa che non vedi, che vive nell’aria, che si nasconde nel sangue?
La cybersecurity – che oggi immaginiamo come una serie di password – dovrà diventare una filosofia: una visione esistenziale della sicurezza.
4- Spuntano sistemi autonomi evolutivi, capaci di riscrivere da soli il proprio codice. Un potenziale disastro annunciato, se iniziano a fare cose che i programmatori non hanno previsto.
La tecnologia è uno spettacolo. Ma bisogna guardarla in faccia. E decidere, con un po’ di coraggio, che parte vogliamo avere in scena. Prima che lei scriva il copione al posto nostro.
La Pixar sta tornando in Italia per il suo prossimo grande film
Anche se Disney e Pixar stanno per iniziare a far eccitare tutti per Toy Story 5, gli studi stanno già lavorando duramente su un'altra funzione.
Mentre Disney e Pixar hanno aperto la loro presentazione di Annecy con maggiori dettagli sul loro prossimo film, Elio, e hanno fornito aggiornamenti su Toy Story 5, lo studio ha sorpreso i frequentatori del festival annunciando che il regista di Luca Enrico Casarosa e il produttore Andrea Warren stanno lavorando a un nuovo film in uscita nel 2027. Intitolato Gatto, il film racconterà la storia di un gatto nero amante della musica che vive a Venezia.
La TRADUZIONE SIMULTANEA di Google in Anteprima
Un patentino oggi occorre per tutto.
Non giriamoci intorno
Cosa mangiava davvero Gesù?
Piccolo documentario a proposito.
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