Cosa è successo
• Questa notte gli Stati Uniti hanno colpito tre siti nucleari iraniani – Fordo (quello più protetto), Natanz e Isfahan – impiegando bombe da 14 tonnellate, lanciate dai bombardieri B-2 che ieri erano stati spostati nelle basi nell’oceano Indiano.
• In un discorso alla nazione il presidente Donald Trump ha detto che l’attacco ha «completamente e totalmente annientato» le capacità iraniane di arricchire l’uranio, minacciando di farne altri se il paese non accetterà le sue condizioni.
• I media del regime iraniano hanno sostenuto invece che i siti fossero stati evacuati e svuotati di scorte e materiale prima dell’attacco: è un’informazione al momento impossibile da verificare.
1- Gli Stati Uniti hanno colpito tre siti nucleari iraniani
Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: tra i siti colpiti c’è anche quello di Fordo, uno dei più importanti del programma nucleare iraniano, nel nord del paese. Il sito di Fordo si trova dentro a una montagna ed è quindi protetto da uno strato di roccia molto spesso. Solo gli Stati Uniti avevano armi in grado di bombardarlo, le cosiddette bombe bunker buster.
Gli altri siti bombardati sono quello di Natanz, che si trova a una profondità inferiore di Fordo, e quello di Isfahan, che ieri mattina era già stato bombardato da Israele (che però non dispone delle bombe più potenti). Fordo e Natanz erano ritenuti gli obiettivi più probabili in caso di un ingresso degli Stati Uniti in guerra a fianco di Israele, mentre Isfahan era un obiettivo meno scontato.
2- Che bombe hanno usato gli Stati Uniti
L’unico modo per colpire il sito di Fordo era che intervenissero gli Stati Uniti, che sono i soli a possedere bombe in grado di raggiungere la profondità a cui si trova. Queste bombe in gergo vengono chiamate bunker buster, cioè “antibunker” o “demolitrici di bunker”, ma la loro denominazione ufficiale è GBU-57.
Una GBU-57 è lunga 6 metri, pesa circa 14 tonnellate (le bombe convenzionali circa una tonnellata) ed è in grado di penetrare nella roccia fino a 60 metri. Un aereo B-2 Spirit può portarne due e lanciarle in serie, aumentando quindi i danni se centrano lo stesso punto.
3- Cosa ha detto Trump
Sul suo social Truth, Trump ha scritto: «Abbiamo completato un attacco di grande successo sui tre siti nucleari in Iran, Fordo, Natanz ed Isfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. […] Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Non c’è nessun altro esercito al mondo che avrebbe potuto farlo. ORA È IL MOMENTO DELLA PACE!».
4- Il primo commento del governo iraniano
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha detto che gli attacchi statunitensi «sono oltraggiosi e avranno conseguenze eterne» e che «ogni membro delle Nazioni Unite deve essere allarmato» per quanto successo. Ha aggiunto che in conformità con lo Statuto delle Nazioni Unite che consente una legittima difesa, l’Iran si riserva «tutte le opzioni per difendere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo». Inoltre l’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite ha chiesto che sia convocata una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza.
Nelle prime ore di domenica il Centro nazionale per la sicurezza nucleare ha detto di non aver rilevato tracce di contaminazioni nei tre siti nucleari colpiti: Fordo, Isfahan, Natanz.
La cosa è stata riportata dai media di stato, che sono controllati dal regime e hanno interesse a sminuire la portata degli attacchi americani. Anche i precedenti attacchi israeliani sui siti ufficialmente non avevano causato fuoriuscite di materiale radioattivo.
5- Netanyahu dice che gli attacchi statunitensi sono stati coordinati con Israele
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha diffuso sui social un altro videomessaggio preregistrato, stavolta in ebraico dopo il primo video in inglese (Netanyahu adatta la sua comunicazione e anche la lingua in base al pubblico a cui vuole rivolgersi). In questo ha detto che i bombardamenti statunitensi sono avvenuti «in pieno coordinamento» con Israele, e che le operazioni israeliane continueranno. Inoltre ha detto di aver parlato col presidente Donald Trump dopo gli attacchi.
6- Cosa sta succedendo questa mattina.
07:58 - Anche Israele ha ricominciato a bombardare l’Iran
06:34 - Israele ha rilevato un nuovo lancio di missili balistici da parte dell’Iran
06:23 - Israele ha chiuso il proprio spazio aereo
7- La “Situation Room” durante l’attacco
La Casa Bianca ha pubblicato alcune foto che mostrano il presidente Trump e altri membri del governo degli Stati Uniti mentre seguono in diretta il bombardamento dei siti nucleari iraniani. Sono nella Situation Room, cioè la stanza della Casa Bianca dove vengono discusse le questioni più importanti di intelligence e sicurezza.
E adesso si prega! - Corpus Domini